Il Garante della Privacy multa Babbo Natale: “Non rispetta gli obblighi del GDPR”
Si prospettano delle festività davvero difficili per San Nicola, conosciuto ai più come Babbo Natale. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali italiana ha sanzionato l’anziano benefattore per trattamento illecito di dati personali di soggetti minorenni con una cifra davvero esemplare: 1 milione di Euro.
Le mosse del Garante italiano hanno sollevato alcune perplessità per la mancata adozione dei meccanismi di cooperazione tra Garanti europei. La decisione, tuttavia, farà sicuramente scuola.
Nell’Ordinanza d’ingiunzione si rileva il mancato rispetto di innumerevoli obblighi sanciti dal GDPR. In primis, la mancata trasparenza nei trattamenti svolti sui dati personali raccolti per la consegna dei regali ai bambini di tutto il mondo.
“Manca l’informativa privacy”, il Garante contro Babbo Natale
Infatti, allo stato attuale, nessun genitore ha mai ricevuto l’informativa prescritta dall’art.13 e seguenti del GDPR. Nessuno di loro è, dunque, a conoscenza di quale attività venga compiuta sui dati dei propri figli. In assenza di informazioni, le possibili criticità sono davvero innumerevoli.
Non si è a conoscenza della base giuridica con la quale vengono trattati i dati dei bambini. Sicuramente non è stato raccolto il consenso di alcun genitore europeo. Il paffuto signore anziano non ha saputo dimostrarlo di fronte alle richieste del Garante.
Non si è a conoscenza delle possibili ulteriori finalità per le quali i dati vengano raccolti, né le misure di sicurezza adottate per ridurre il rischio di violazioni. Infatti, innumerevoli segnalazioni e reclami posti all’Autorità Garante hanno portato a ritenere la divulgazione di tali dati verso le grandi lobby del Giocattolo per un tornaconto economico considerevole.
Sotto accusa anche le liste di bambini “Buoni” e “Cattivi” e la sede del villaggio di Babbo Natale
Forti dubbi sono stati sollevati sull’effettiva cancellazione dei dati al termine delle campagne di consegna regali in un trattamento che il Garante inquadra senza alcun dubbio come profilazione di massa: inquadrati innanzitutto nelle categorie di bambini Buoni e Cattivi, Babbo Natale ha poi creato una casistica di profili particolarmente dettagliata e aggiornata nei secoli che permette agilmente l’individuazione dei regali migliori tra gli innumerevoli elencati nelle letterine.
Indubbio il Trasferimento fuori dall’Unione Europea senza nessuna delle tutele previste dal regolamento. Il ridente – ormai non più – vecchietto opera nella rinomata Lapponia, zona geografica che comprende anche un’area extra europea. Infatti, mentre l’abitazione si trova in Finlandia, la sede operativa dell’attività sembra stabilita in Norvegia, paese non UE ove operano, sfruttati e sottopagati, i famosi Elfi, creature esportate da zone sconosciute e non debitamente autorizzate al trattamento di dati personali.
Rischi COVID-19: “Babbo Natale tocca posate e bicchieri in tutte le case del mondo”
Infine, come nota di chi scrive, sembra doveroso sottolineare gli alti rischi di contagio Covid che si correranno anche questo Natale. Un anziano che, senza particolari autorizzazioni in un momento di nuove limitazioni dei voli con destinazioni a rischio, attua un viaggio intercontinentale che tocca ogni nazione. E come registrato anche nell’anno 2020, Babbo Natale non si limita ad entrare nelle case dei bambini, ma mangia e beve ovunque gli sia offerto il vitto, toccando posate e bicchieri di tutte le case del mondo.
Si consiglia, dunque, a ogni famiglia di fornire mascherina e gel igienizzante vicino al focolare. Tutto ciò per sensibilizzare almeno su questo punto il benefattore vestito di rosso.
Buone Feste da Le Vele Servizi S.r.l.!